Una nuova ricerca rivela che gli stati alterati di coscienza associati alla pratica della meditazione sono molto più comuni di quanto si pensasse. Questo studio, condotto da un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital, evidenzia che mentre molti trovano benefici positivi e trasformativi nella meditazione, è importante essere consapevoli delle diverse esperienze che possono emergere.

Gli Effetti della Meditazione sulla Coscienza

Pratiche come lo yoga, la meditazione e la respirazione stanno guadagnando sempre più popolarità grazie al loro potenziale di migliorare la salute e il benessere. Queste pratiche offrono benefici enormi e spesso trasformativi, contribuendo a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e promuovere una sensazione generale di pace e felicità.

Lo Studio

Il team di ricerca ha condotto una serie di sondaggi internazionali, coinvolgendo 3.135 adulti negli Stati Uniti e nel Regno Unito. I partecipanti hanno completato un questionario online sulle loro esperienze di stati alterati di coscienza non indotti da farmaci. I risultati hanno rivelato che il 45% dei partecipanti aveva sperimentato almeno una volta nella vita stati alterati di coscienza. Questo dato è sorprendentemente alto, soprattutto se confrontato con la stima che solo il 5% (negli Stati Uniti) e il 15% (nel Regno Unito) della popolazione pratica la meditazione.

Le esperienze riportate includevano:

• Derealizzazione (sensazione di distacco dal proprio ambiente)
• Esperienze unitive (senso di unità)
• Brividi estatici
• Percezioni vivide
• Cambiamenti nelle dimensioni percepite
• Sensazioni di calore corporeo o elettricità
• Esperienze fuori dal corpo
• Percezione di luci non fisiche

Risultati e Implicazioni

Mentre molti hanno riportato effetti positivi, con un significativo miglioramento del benessere personale, una piccola percentuale ha sperimentato effetti più impegnativi. Questo suggerisce che la meditazione è una pratica potente che può portare a profonde trasformazioni interiori. Matthew D. Sacchet, PhD, direttore del Programma di Ricerca sulla Meditazione presso il Massachusetts General Hospital, sottolinea l’importanza di comprendere meglio questi stati alterati e di sviluppare strumenti per supportare chi li sperimenta. Egli afferma che, con un’adeguata guida e supporto, i benefici della meditazione possono essere massimizzati, minimizzando al contempo eventuali effetti negativi.

La Necessità di Ulteriori Studi

Sacchet sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere meglio gli stati alterati di coscienza e per sviluppare strategie di supporto per chi pratica la meditazione. Egli suggerisce che i manuali antichi di meditazione potrebbero fornire indicazioni utili su come gestire questi stati quando diventano difficili.

Conclusioni

Questo studio evidenzia che gli stati alterati di coscienza non sono così rari come si potrebbe pensare e che una parte significativa delle persone può sperimentare profonde esperienze meditative. È cruciale non respingere la meditazione come intrinsecamente pericolosa, ma piuttosto comprendere meglio e supportare coloro che si impegnano in queste pratiche potenti. Con una guida appropriata, la meditazione può essere una fonte di trasformazione positiva e benessere.

Riferimenti

• https://www.technologynetworks.com/neuroscience/news/altered-states-of-consciousness-associated-with-meditation-are-more-common-than-expected-387008

Wright MJ, Galante J, Corneille JS, Grabovac A, Ingram DM, Sacchet MD. Gli stati alterati di coscienza sono prevalenti e non sufficientemente supportati clinicamente: un’indagine sulla popolazione. Consapevolezza. 2024. doi: 10.1007/s12671-024-02356-z